lunedì 10 luglio 2017

CHAARIA—Meru, Kenya


La realtà di Chaaria Mission Hospital

Chaaria è una struttura agricola e dalla shamba ricaviamo gran parte del cibo che consumiamo sia per noi che per malati e Buoni Figli.
Il rapporto con la terra nella nostra società è sacro, ed il fatto che noi missionari coltiviamo quello che mangiamo è un atto quasi religioso e di ossequio
alla cultura locale, che non capirebbe se noi non lavorassimo la terra e non sudassimo su di essa come tutti loro, per avere il pane quotidiano.
Lavoro dei campi, lavoro in ospedale e nel centro dei Buoni figli sono realtà inscindibili, che fanno di Chaaria una missione vicina alla gente.”
Fr. Beppe Gaido

L'ospedale

L’ospedale è al momento un polo medico e chirurgico a cui afferiscono più di 60.000 pazienti ogni anno.

Il servizio clinico dell’ospedale copre 24 ore su 24 la popolazione e le necessità sanitarie dei Buoni Figli, con i quali si fa prevenzione, diagnosi di laboratorio, e cure di vario genere.
Inoltre, l’ospedaletto si prende cura di un certo numero di orfani, dalla nascita all’età di circa 6 mesi: tali orfani sono per lo più figli di donne che sono decedute al momento del parto, tanto nel nostro ospedale, quanto in altri ospedali vicini.
I buoni figli

Il centro è attrezzato per 53 posti letto, al momento tutti occupati.
Gli ospiti sono accuditi da un fratello e due suore, insieme ad un buon gruppo di personale dipendente, che ogni giorno segue le loro necessità personali: ne cura il bagno e l’igiene personale;
due volte la settimana rade la barba, quotidianamente compie l’igiene della bocca. Oltre al quotidiano servizio domestico e alberghiero, esiste un’attività di apprendimento scolastico.
Quasi tutti gli ospiti hanno bisogno di interventi fisioterapici.
Il centro offre anche il servizio di laboratori occupazionali e di scuola speciale.
In questo si inserisce il progetto di autonomia e capacità tecnica in virtù dei quali i ragazzi realizzano oggetti di bigiotteria, in particolare collane, bracciali, orecchini.
In questo modo vengono potenziate le loro capacità intellettive e di concentrazione, oltre che di autostima.

Le sorelle
Chaaria è presente anche la Comunità delle Suore Cottolenghine.
Nel loro servizio quotidiano sono di supporto in ospedale, al centro dei Buoni figli, e nei compiti quotidiani.

Loro attenzione è anche l’accoglienza ai poveri e a chiunque bussi alla loro porta.
Per chi ha manifesta necessità, sono sempre pronte a donare il necessario per la giornata.
Per avere una piccola autonomia, lavorano alacremente nella realizzazione di manufatti, destinati alla vendita per questo scopo preciso.

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